Le Zorya, o Zoryi, sono tra le figure più affascinanti della mitologia slava, spesso descritte come dee del cielo e della luce. Nella tradizione pagana slava, queste divinità hanno il compito di custodire il ciclo del giorno e della notte, proteggendo l’equilibrio cosmico e vegliando sugli uomini.
Secondo le antiche leggende, le Zorya sono due (o in alcune versioni tre) sorelle divine: Zorya Utrennjaya, la stella del mattino, e Zorya Vechernjaya, la stella della sera. Il loro ruolo principale è quello di sorvegliare il cielo e trattenere con una catena il temibile cane Simargl, un essere mitologico che, se liberato, distruggerebbe il mondo. Questa credenza le rende guardiane del destino e custodi dell’ordine universale.
Ma chi erano davvero le Zorya nella mitologia slava? Quali sono le loro origini e il loro significato simbolico?
Origine e Significato del Nome
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Le Zorya devono il loro nome alla parola slava zorya, che significa “aurora” o “stella del mattino”. Questo termine è legato al concetto di luce e rinascita, richiamando il ciclo solare e il susseguirsi del giorno e della notte.
Nella mitologia slava, la luce era considerata un elemento sacro, capace di proteggere dal male e di guidare gli uomini attraverso l’oscurità. Per questo motivo, le Zorya venivano associate alle stelle e al movimento del Sole, ricoprendo un ruolo centrale nel pantheon pagano.
Etimologia e Varianti del Nome
A seconda delle diverse tradizioni slave, le Zorya sono conosciute con nomi leggermente diversi:
- In russo Заря (Zarya) significa “alba” o “crepuscolo”.
- In polacco Zorza indica il chiarore dell’aurora.
- In ucraino Зоря (Zorya) è utilizzato per riferirsi a stelle brillanti, spesso connesse alla protezione e alla speranza.
Questa somiglianza con parole che indicano la luce ha rafforzato il legame delle Zorya con il ciclo solare, facendo di loro delle divinità legate al tempo e al destino.
Connessione con il Sole e le Stelle
Le Zorya sono strettamente legate al Sole e agli astri celesti. Secondo alcune leggende, la loro funzione era quella di aprire e chiudere le porte del cielo per permettere al Sole di attraversare il firmamento. Questa credenza ha dei paralleli con altre mitologie antiche, in cui il sole è spesso personificato e assistito da divinità minori.
Alcuni studiosi ritengono che le Zorya siano collegate alla stella Polare e all’Orsa Maggiore, due costellazioni fondamentali nella navigazione e nell’orientamento, il che potrebbe spiegare il loro ruolo di guide celesti.
Le Zorya nel Paganesimo Slavo
Nel paganesimo slavo, la distinzione tra bene e male era spesso rappresentata dalla lotta tra luce e oscurità. Le Zorya, essendo divinità luminose, erano viste come forze protettrici, opposte agli spiriti maligni della notte. Questa visione dualistica si riflette nel modo in cui erano descritte:
- Zorya Utrennjaya, la Stella del Mattino, rappresentava la speranza e il nuovo inizio.
- Zorya Vechernjaya, la Stella della Sera, simboleggiava la protezione notturna e il riposo.
Il loro culto era meno documentato rispetto a quello di altre divinità slave come Perun o Veles, ma il loro simbolismo è sopravvissuto nel folklore e nelle fiabe popolari, rendendole figure ancora oggi affascinanti e misteriose.
Le Due (o Tre) Zorya: Le Dee del Cielo
Nella mitologia slava, le Zorya sono generalmente descritte come due sorelle divine, ma alcune tradizioni parlano anche di una terza figura. Il loro ruolo principale è quello di custodire il cielo e il destino dell’universo, regolando il ciclo del giorno e della notte. Ogni Zorya ha una funzione ben precisa, legata al movimento del Sole e alla protezione del mondo dagli spiriti maligni.
Zorya Utrennjaya: L’Aurora del Mattino
La prima delle due sorelle è Zorya Utrennjaya, la Zorya del Mattino. Associata all’alba e al sorgere del sole, rappresenta la luce, la speranza e i nuovi inizi.
Caratteristiche e Ruolo
- È la guardiana del mattino, colei che apre le porte del cielo per far passare il Sole e permettergli di iniziare il suo viaggio attraverso il firmamento.
- È spesso vista come una divinità benevola, simbolo della rinascita quotidiana e della vittoria della luce sull’oscurità.
- In alcune versioni della leggenda, è anche la protettrice dei guerrieri, concedendo loro forza e coraggio per affrontare le battaglie della giornata.
- Il suo equivalente in altre mitologie potrebbe essere Eos nella mitologia greca o Aurora nella mitologia romana.
Simbolismo
Zorya Utrennjaya è legata a concetti di purezza, rinnovamento e protezione divina. Spesso associata alla Stella del Mattino (probabilmente Venere), la sua luce guida gli uomini nelle prime ore del giorno e aiuta le anime a trovare il loro cammino.
Zorya Vechernjaya: L’Aurora della Sera
La seconda sorella, Zorya Vechernjaya, è la Zorya della Sera. Il suo ruolo è opposto a quello della sorella del mattino: chiude le porte del cielo per permettere al Sole di riposare e introduce il mondo nel regno della notte.
Caratteristiche e Ruolo
- È la custode del tramonto, simbolo del riposo e del ciclo eterno della vita.
- Protegge il mondo dagli spiriti maligni che emergono nell’oscurità, assicurando un passaggio sicuro verso la notte.
- In alcune storie, viene descritta come una guida per le anime dei defunti, accompagnandole nel regno dei morti.
- Spesso collegata alla Stella della Sera (probabilmente Venere al tramonto), il suo compito è di proteggere l’umanità dai pericoli notturni.
Simbolismo
Zorya Vechernjaya rappresenta il passaggio dalla vita alla morte, la saggezza e il destino. Se Zorya Utrennjaya incarna la speranza e la luce, la Zorya della Sera simboleggia la riflessione, la protezione e il riposo.
Esiste una Terza Zorya? Zorya Polunochnaya, la Stella di Mezzanotte
Alcune versioni della leggenda parlano di una terza sorella: Zorya Polunochnaya, la Zorya della Mezzanotte. Meno documentata rispetto alle altre due, questa figura rimane un mistero nella mitologia slava.
Possibili Interpretazioni
- Potrebbe rappresentare l’equilibrio tra luce e oscurità, agendo come una forza neutra tra le due sorelle.
- In alcune teorie, il suo compito è quello di osservare il mondo dall’alto e vegliare sulle anime che dormono, assicurando che il passaggio dal giorno alla notte avvenga senza interferenze maligne.
- Alcuni studiosi la collegano a un’interpretazione successiva delle Zorya, unendo elementi di credenze pagane e cristiane.
Il Ruolo delle Zorya nel Mantenere l’Equilibrio dell’Universo
Le Zorya non sono semplici dee del cielo, ma vere e proprie guardiane cosmiche. Secondo alcune credenze slave, il loro compito più importante è quello di sorvegliare Simargl, il feroce cane mitologico incatenato alla costellazione dell’Orsa Maggiore.
Si dice che, se la catena dovesse spezzarsi, Simargl divorerebbe la costellazione, causando la fine del mondo. Per questo motivo, le Zorya non possono mai smettere di vigilare, rendendole simboli della costanza e dell’ordine cosmico.
Questa credenza le collega a figure mitologiche di altre culture, come le Norne norrene o le Moire greche, anch’esse legate al destino e all’equilibrio dell’universo.
Le Zorya, quindi, non sono solo personificazioni del giorno e della notte, ma anche guardiane del tempo e del cosmo. La loro leggenda continua a ispirare la cultura slava e a mantenere viva la connessione tra mitologia, astronomia e spiritualità.
Il Ruolo delle Zorya nella Mitologia Slava
Le Zorya non erano semplici divinità astrali, ma entità fondamentali per l’equilibrio cosmico nella mitologia slava. Il loro compito non si limitava a scandire il giorno e la notte, ma si estendeva alla protezione del mondo e alla sorveglianza del destino dell’umanità.
Uno degli aspetti più affascinanti della leggenda riguarda il loro ruolo di guardiane del cielo e la loro responsabilità nel contenere Simargl, il cane mitologico che minaccia la distruzione dell’universo.
Le Zorya e la Custodia del Cielo
Secondo le antiche credenze slave, le Zorya vivevano nel palazzo del Sole, all’estremità orientale e occidentale del cielo. Il loro compito era quello di aprire e chiudere le porte celesti, permettendo al Sole di iniziare e terminare il suo viaggio attraverso il firmamento.
Funzione nel Ciclo del Giorno e della Notte
- Zorya Utrennjaya, la Stella del Mattino, apriva le porte del cielo all’alba, permettendo al Sole di sorgere.
- Zorya Vechernjaya, la Stella della Sera, chiudeva le porte al tramonto, segnando la fine del giorno.
- Se esisteva una terza sorella, Zorya Polunochnaya, il suo ruolo poteva essere quello di vegliare sulla notte e mantenere l’equilibrio tra luce e oscurità.
Questo ciclo rappresentava il continuo rinnovamento della vita e la lotta eterna tra la luce e le tenebre, concetti fondamentali nella spiritualità slava.
La Leggenda di Simargl: Il Cane dell’Apocalisse
Uno degli elementi più intriganti del mito delle Zorya è la loro connessione con Simargl, un gigantesco cane alato incatenato alla costellazione dell’Orsa Maggiore (o, in alcune versioni, a quella di Canis Major).
Secondo la leggenda:
- Simargl è legato con una catena cosmica che solo le Zorya possono mantenere integra.
- Se la catena si spezzasse, il cane divorerebbe la costellazione e porterebbe la fine del mondo.
- Le Zorya devono vegliarlo costantemente, assicurandosi che non riesca a liberarsi.
Questo mito richiama simbolismi presenti in altre culture:
- La creatura legata da una catena cosmica ricorda Fenrir, il lupo della mitologia norrena, che scatenerà il Ragnarök.
- La funzione di guardiane del cielo è simile a quella delle Norne, le tessitrici del destino.
La leggenda sottolinea un concetto chiave della spiritualità slava: l’universo è sempre in bilico tra ordine e caos, e le divinità devono intervenire per mantenere l’equilibrio.
Le Zorya come Divinità del Destino
Oltre al loro legame con il Sole e il cielo, le Zorya erano viste anche come dee del destino.
Secondo alcune credenze, le Zorya:
- Decidevano la sorte degli uomini, vegliando sulla loro esistenza e determinandone il futuro.
- Erano connesse al concetto di tempo ciclico, in cui ogni evento della vita si ripete in un eterno ritorno.
- Erano spesso invocate dai guerrieri, che chiedevano la loro protezione prima delle battaglie.
Questa funzione le avvicina alle Moire greche e alle Parche romane, divinità che stabilivano il destino di ogni individuo.
Le Zorya e le Stelle: Connessione Astronomica
Le Zorya erano fortemente legate alle stelle e alle costellazioni, e alcuni studiosi ipotizzano che il loro mito possa avere radici astronomiche.
Le due Zorya principali potrebbero rappresentare le fasi di Venere, visibile sia come Stella del Mattino che come Stella della Sera. Inoltre, la loro associazione con l’Orsa Maggiore e il cane Simargl potrebbe derivare dall’osservazione del cielo notturno da parte delle antiche popolazioni slave.
Questa connessione tra divinità e astri è una caratteristica comune in molte mitologie, dove il movimento degli astri veniva interpretato come manifestazione della volontà divina.
Le Zorya, quindi, non erano semplici dee della luce, ma forze cosmiche fondamentali, incaricate di proteggere l’equilibrio dell’universo e di determinare il destino dell’umanità. Il loro mito è sopravvissuto attraverso secoli di folklore slavo, mantenendo vivo il loro potente simbolismo legato alla luce, alla protezione e al ciclo del tempo.